Servitization & Industry 4.0
Servitization e Industry 4.0, due concetti che stanno ridisegnano le logiche del settore industriale. Facciamo una premessa su questi due termini. Abbiamo già visto nell’articolo Servitization, cos’è, a cosa serve e quali sono i vantaggi, che con il termine servitization facciamo riferimento ad un modello di business, un vero e proprio approccio commerciale in cui i servizi diventano l’elemento di punta, il plus dell’offerta. Ciò permette alle aziende di dare maggior valore al cliente e differenziarsi sul mercato.
Con Industry 4.0 invece intendiamo quel fenomeno globale che ha travolto il settore industriale. La fabbrica diventa intelligente, flessibile, data-driven per dare luogo alla produzione personalizzata, elemento fondamentale per riuscire ad essere competitivi sul mercato. Si tratta quindi di aggiungere valore al processo produttivo.
Vediamo allora nel dettaglio come si intrecciano e declinano questi due concetti.
La servitization e le tecnologie IoT
Quando pensiamo al mondo industriale siamo abituati a collegarlo ad un mondo fatto di prodotti fisici. Un tempo i produttori avevano come obiettivo principale lo sviluppo del bene materiale trascurando o affidando a terzi tutto ciò che comporta l’offerta di servizi. Con il fenomeno della servitization si supera però questa concezione e si offre ai clienti non più il semplice prodotto materiale ma una pletora di servizi accessori che diventano il cuore pulsante dell’offerta.
Questo cambiamento di paradigma è dovuto in modo particolare alla trasformazione che ha visto protagonisti i consumatori: sempre più esigenti, alla ricerca di nuove soluzioni e servizi di assistenza e manutenzione. I consumatori sono mossi spesso anche dal desiderio di evitare i rischi e i costi fissi che comporta l’acquisto di un bene e sono quindi alla ricerca, ad esempio, di servizi di noleggio. Ed è per questo che anche nel settore industriale assistiamo al passaggio della vendita del mero prodotto alla vendita di una vera e propria soluzione spesso personalizzata e costruita ad hoc per il cliente in base alle sue esigenze.
Il successo dell’adozione di una strategia di servitization è fortemente legato all’implementazione delle nuove tecnologie emergenti. Qual è la sinergia tra la servitization e le tecnologie dell’IoT? Quello tra IoT e servitization è diventato un binomio perfetto nel mondo manifatturiero. Tecnologie come IoT, intelligenza artificiale, big data analysis, additive manufacturing, realtà aumentata ecc. permettono alle aziende sia di migliorare il pacchetto dei servizi offerti sia di fornirne di nuovi (es. offerte personalizzate in base all’uso che il cliente fa del prodotto).
L’IoT riveste, infatti, un ruolo di primo piano in questo contesto orientato al “prodotto-servizio”. Con l’IoT i macchinari diventano intelligenti ed è possibile avere a disposizione grandi volumi di dati anche in tempo reale che si rivelano fonti preziose per conoscere lo stato di salute del prodotto, le sue prestazioni e sviluppare ad esempio contratti pay per use o offrire servizi di manutenzione predittiva.
Altro elemento chiave della servitization sono i Big Data. Che fine fanno tutti questi dati che provengono dal panorama produttivo? I dati vengono raggruppati all’interno di Data Hub e sottoposti ad analisi avanzate per estrarre informazioni utili al business. In questo contesto rivestono un ruolo fondamentale le Digital Orchestration Platform. Si tratta di piattaforme che riescono a rilevare e interpretare grandi volumi di dati provenienti da ogni tipo di sensore posizionato sui macchinari; questi dati vengono poi elaborati per svolgere attività di monitoring e attuazioni in real time.
Servitization nel settore produttivo
Possiamo considerare Servitization e Industry 4.0 come strettamente connessi, un vero e proprio binomio incoraggiato dal fenomeno della Digital Transformation che sta interessando sempre più aziende.
Un’azienda manifatturiera che decide di adottare una strategia di servitization ha la necessità di conoscere i bisogni dei clienti, identificare i competitor, integrare nuovi servizi, implementare le nuove tecnologie digitali all’interno dei processi produttivi, cambiare l’assetto organizzativo e culturale. Le nuove tecnologie digitali non bastano da sole per riuscire ad adottare un approccio orientato alla servitization ma sono un ottimo trampolino di lancio.
Parliamo dunque di un modello di business che si è insediato nel panorama produttivo che mira a rendere le aziende flessibili e dinamiche e in grado di dare maggior valore al cliente e allo stesso tempo aumentare la competitività sul mercato adattandosi alle nuove esigenze e spaziando su nuove fette di mercato.
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